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Progetto Erasmus+ SELF: Una valutazione pan-europea rivela le principali tendenze dell'imprenditoria individuale

Il progetto "SELF - Solo Entrepreneurs Learning Framework", cofinanziato dal programma Erasmus+ della Commissione europea, ha presentato i risultati della sua analisi globale a livello paneuropeo, effettuata nell'ambito del Work Package 2 (WP2). Questa valutazione fornisce uno sguardo approfondito sull'attuale panorama del lavoro individuale e dell'autoimprenditorialità, concentrandosi sulle dinamiche delle opportunità di istruzione e formazione in tutta Europa.

Il progetto SELF mira a migliorare le capacità imprenditoriali degli studenti universitari, promuovendo appunto l'imprenditorialità individuale e creando un mercato digitale unificato per questi imprenditori. Coordinato dall'Università di Malaga, il progetto comprende partner quali l'Università di Aveiro, EDUCatt – Ente per il Diritto allo Studio dell’Università Cattolica, IHF asbl, IDP, IWS e UNIBA.

La valutazione evidenzia diversi risultati cruciali:

Istruzione istituzionalizzata limitata per gli auto-imprenditori

Nonostante il crescente interesse per le attività di freelance e l'imprenditoria “in proprio”, le opzioni di istruzione e formazione istituzionalizzate rimangono scarse. La maggior parte delle risorse disponibili sono corsi online a pagamento, che spesso mancano dei meccanismi di supporto necessari per aiutare i giovani aspiranti auto-imprenditori nella transizione verso le prime fasi di incubazione.

Il ruolo dell'Unione Europea nella democratizzazione dell'accesso alla formazione imprenditoriale

Tra le diverse sfide, l'Unione europea sta facendo progressi nella democratizzazione dell'accesso alla formazione destinata all'imprenditorialità. Infatti, sono state sviluppate diverse risorse per dotare gli aspiranti auto-imprenditori di conoscenze e competenze essenziali, fornendo il sostegno necessario per trasformare le loro idee in azioni.

Riduzione del lavoro autonomo a causa di disagi tecnologici e la pandemia causata da COVID-19

La valutazione rivela una notevole flessione nella traiettoria del lavoro autonomo in Europa. Questo calo è attribuito alla rapida evoluzione della tecnologia e agli effetti dirompenti della pandemia COVID-19, che hanno posto sfide significative agli imprenditori autonomi in vari settori.

Disparità di genere nell'autoimprenditorialità

È evidente una persistente disparità di genere nell'autoimprenditorialità, con una preoccupante assenza di imprenditrici autonome. Il rapporto sottolinea la necessità di politiche mirate per promuovere l'inclusione e le pari opportunità, con l'obiettivo di ridurre il divario di genere e sbloccare il pieno potenziale delle aspiranti imprenditrici.

L'approccio poliedrico dell'Unione Europea a sostegno degli auto-imprenditori

L'Unione Europea sta promuovendo attivamente iniziative per sostenere i lavoratori autonomi e gli auto-imprenditori in modo olistico, concentrandosi in particolare sui giovani, gli studenti universitari e i neolaureati. Queste iniziative spaziano dall’assistenza finanziaria vitale all'attuazione di misure che affrontano le disparità socioeconomiche e migliorano le abilità e le competenze essenziali.

C'è un'aspettativa collettiva nei confronti delle istituzioni dell'Unione Europea: ci si aspetta che si impegnino ad integrare corsi di studio adeguati alle esigenze dei giovani aspiranti auto-imprenditori nei curricula accademici delle università europee. Il progetto SELF dovrebbe infatti porre le basi per un “ecosistema” imprenditoriale più inclusivo e dinamico.

Restate aggiornati sugli sviluppi sul sito web del progetto https://solobiz.eu/index_it.php?lang=IT!